Sabato sera a Chiuppano abbiamo fatto Macbeth e ci siamo divertiti assai, come sempre, perchè è sempre nuovo, imprevedibile quello che ci succede in scena, un pò come quello che succede prima e dopo lo spettacolo, un pò come la vita...
Ma siccome questa volta io ero nell'organizzazione e anche nella compagnia, ci manca solo che mi faccia la recensione da sola, quindi vi rimando a quello che ha scritto una giornalista vera, che è venuta a vederci veramente e che a quanto pare ha apprezzato la nostra verità...
(io mi limito a corredare con qualche foto)
Macbeth, essenza della tragedia nell'intensa versione del Birnam
TEATROTRAIPIEDI. A Casa Colere di Chiuppano la rassegna ha proposto un gran bel lavoro. Il Laboratorio si concede poche licenze e fa centroAlessandra Agosti CHIUPPANO

Ed è sempre lei che, mentre in Macbeth crescono la disumanità e la sete di potere, mostrerà via via più forti i segni di quel "dubbio" e di quella fragilità che la renderanno, inaspettatamente, umana, schiacciata dal senso di colpa per il turbine di morte scatenato dal marito, dai suoi eccessi incontrollati: non reggerà, togliendosi la vita, all'uccisione di un'altra donna, Lady Macduff, e dei suoi bambini. Da brivido la scena di quella barbara uccisione, compiuta quasi al rallentatore, senza che venga pronunciata una sola parola. Poche le licenze che Bergonzi e i Birnam si concedono, tutte lecite e ben inserite nel contesto: tra queste, un "trenino" in stile veglione di Capodanno per raccontare la festa che i Macbeth danno nella propria dimora la notte dell'assassinio di Banquo; e il gustoso siparietto del portinaio, ristretto e recitato in dialetto veneto. Completata dalle efficaci musiche di Stefano Campetta e Stefano D'Arcangelo, la messinscena è interpretata da Elena Benvenuti, Nadia Candela Verderese, Luca Casalino, Francesco Ferrari, Laura Girotti, Andrea Pegoretti, Debora Pometti, Francesca Torchi, Simone Veronesi e Valeria Vicentini. Un bell'esempio di teatro giovane, nuovo e significativo, che lascia il segno.
(foto di Andrea Colbacchini)
(foto di Andrea Colbacchini)
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