Il prossimo appuntamento di TEATROtraiPIEDI sarà abbinato ad un laboratorio intensivo diretto dagli attori di Exvuoto e aperto a tutti coloro che vogliono sperimentare un linguaggio teatrale nuovo incentrato sul corpo dell'attore come strumento di relazione. Ricordo che per partecipare ai nostri laboratori non è richiesta nessuna esperienza pregressa in campo teatrale ma solo la voglia di mettersi alla prova!
LABORATORIO: IL CORPO
con gli attori di Exvuoto
15-16-17 giugno 2012
Spazio Arcadia - Via lago di Tovel, Schio
orari: venerdì 15 dalle 16.00 alle 22.00
sabato e domenica dalle 10.00 alle 18.00 (con pausa pranzo)
costo: 50€ (minimo 10 partecipanti)
pranzo su prenotazione: 2€
indicazioni: il laboratorio è aperto a tutti.
Si consiglia di indossare abiti e scarpe comode e di portare block-notes e macchina fotografica.
Iscrizioni entro il 10 giugno scrivendo a teatrotraipiedi@gmail.com
Costruzione di una relazione
Abbiamo solo un corpo.
Sui corpi si disegnano storie silenziose. Relazioni che, come tatuaggi indelebili sulla pelle, crescono e mutano di giornata in giornata. Corpi che urlano, pur restando muti.
C’è sempre stato bisogno di un compagno: servono altre mani, altre bocche, altri occhi, altri sensi per volersi bene.
Guardiamoci attorno, non siamo soli.
Il laboratorio prevede un accurato lavoro sul corpo e sull’ascolto. Il corpo del compagno è, per noi, come un campo di battaglia. Un campo da gioco dove affilare le armi. Armi da rivolgerci contro. Per scalfire l’esoscheletro della nostra umana esistenza e cavarne fuori la larva del personaggio.
A farci da guida sarà la tragica storia di Fedra e Ippolito. Perché?
Perché il nostro è un laboratorio di ridimensionamento del mito: una camera di decompressione dove lasciar decantare la favola e ritrovarne l’assurda contiguità con il presente.
In uno spazio sempre più stretto, faccia a faccia, i nostri attori scattano foto-ricordo di una vita che si consuma.
Sui corpi si disegnano storie silenziose. Relazioni che, come tatuaggi indelebili sulla pelle, crescono e mutano di giornata in giornata. Corpi che urlano, pur restando muti.
C’è sempre stato bisogno di un compagno: servono altre mani, altre bocche, altri occhi, altri sensi per volersi bene.
Guardiamoci attorno, non siamo soli.
Il laboratorio prevede un accurato lavoro sul corpo e sull’ascolto. Il corpo del compagno è, per noi, come un campo di battaglia. Un campo da gioco dove affilare le armi. Armi da rivolgerci contro. Per scalfire l’esoscheletro della nostra umana esistenza e cavarne fuori la larva del personaggio.
A farci da guida sarà la tragica storia di Fedra e Ippolito. Perché?
Perché il nostro è un laboratorio di ridimensionamento del mito: una camera di decompressione dove lasciar decantare la favola e ritrovarne l’assurda contiguità con il presente.
desiderio # inquietudine # claustrofobia # solitudine # vuoto # fame
neutralità
sensibilità allo spazio
costruzione di immagini sintetiche
Questi i temi di 3 giorni di lavoro insieme.
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